Il docu-film promosso dalla Medical Care, per una medicina più olistica: "Gli angeli del silenzio-il risveglio"

P ieno successo e sentita attenzione sta suscitando il docu-film Gli angeli silenziosi-Il risveglio, un film che documenta le lodevoli attività dell’associazione non lucrativa Medical Care Onlus. Scritto da Raffaele Canneva, presidente della stessa Medical Care, è stato girato con la regia di Jean Servino. Il film, che continua a suscitare crescente interesse, era stato presentato il 20 novembre 2023, al The Space Cinema di Napoli, nell’ambito di una serata benefica, sociale ed artistica particolarmente partecipata, che era stata presentata da Emanuela Tittocchia, con la partecipazione del Department of the Navy United States Naval Forces Europe and Africa Band. Il docu-film, infatti, è una originale fusione di corto, film breve ed incisivo, fiction ispirata in forma romanzata alla realtà napoletana, e di documentazione delle preziose attività della stessa Medical Care. Si tratta, infatti, di un film interpretato da attori professionisti e non professionisti; tra i volti noti, c’è stata la partecipazione straordinaria di un’icona degli interpreti napoletani, Patrizio Rispo: attore di cinema, ma soprattutto televisione e teatro, presta il volto al “mitico” portiere di Palazzo Palladini, Raffaele Giordano, nella soap opera (ma è soprattutto una sorta di tele-romanzo moderno, spesso assai aderente alla realtà) Un posto al Sole. Patrizio Rispo, infatti, interpreta una sorta di “genius loci”, “anima del luogo”, che incarna il calore tipico ed inconfondibile della tradizione napoletana, popolare e colta insieme. L’opera ha visto, inoltre, la partecipazione straordinaria anche del candidato al Premio Nobel per la Medicina, Giulio Tarro, la cui competenza ha arricchito notevolmente il contenuto dello stesso film. Tra gli interpreti non professionisti, spicca, in particolare, la vulcanica ed infaticabile Annamaria Romano, presidente dell’associazione socio-culturale Graffito d’Argento: nota per il suo impegno volontaristico, per il sociale, soprattutto nel Vesuviano, Annamaria è attiva anche nella LILT (Lega Italiana per la Lotta ai Tumori) oltre che per la collaborazione con la stessa Medical Care. Anche negli ultimi mesi Annamaria Romano è stata frequentemente impegnata, in modo volontaristico, in giornate per la salvaguardia della salute. Presente anche alla prima del docu-film, pure in questa occasione Annamaria Romano ha rivelato la sua straordinaria carica di simpatia e calore umano, nel suo essere sempre innamorata del bene degli altri. Nell’ambito della serata non era mancato un riferimento alla realtà internazionale, con l’annuncio, di lì a poco, dell’impegno dei talenti di Patrizio Rispo, Maurisa Laurito, Maurizio De Giovanni, ed altri nomi celebri, contro il fatto che nel 2023 ci siano ancora guerre, ed in particolare a favore della pace, di un cessate il fuoco in Medio Oriente, in un successivo incontro al teatro Trianon Di Napoli. Patrizio Rispo, in particolare, si era detto addolorato per la situazione, dati i livelli altissimi di violenza raggiunti nel conflitto nella Striscia di Gaza, che ha colpito soprattutto, purtroppo, bambini inermi. Gli eserciti, invece, devono servire, si notava, non per fare la guerra, ma per difendere la pace. Il tema del risveglio, così era riferito non solo al risveglio di malati dal coma, ma anche al risveglio maggiore della coscienza umana. Coinvolgente anche la colonna sonora, con musica di Mr. Hyde e Giuseppe Gambi. Il film, quindi, si è rivelato un’opera di qualità che, nello stesso tempo, riproduce un’atmosfera anche familiare e naturale; tra gli interpreti non professionisti, coinvolto anche Salvatore Bucciero, il marito della stessa Annamaria Romano nella vita, tra gli altri… Numerosi erano stati gli ospiti presenti, tra cui Mario Leonelli, con un ruolo nella Segreteria della Presidenza del Tribunale di Sorveglianza di Napoli, in quanto Sostituto Commissario Coordinatore di Polizia Penitenziaria nelle attività di Polizia Giudiziaria. Del resto, l’evento sull’uscita del film è stato patrocinato anche dal Comune di Napoli, dal Consiglio Regionale della Campania, dal Forum Socio-Sanitario, per citare solo alcuni degli Enti principali. Molto attuale il messaggio olistico dell’opera, a favore di una medicina più umana ed integrata, che tenga conto della persona nella sua interezza, il che può favorire le guarigioni in molto ambiti, compresi quelli del risveglio dal coma, che è stato, appunto, la tematica primaria del film stesso. Accanto alla medicina “ufficiale”, infatti, vi sono delle pratiche, integrabili con questa: si tratta di terapie complementari, tra cui la musicoterapia, che può aiutare, ad esempio, le morfine indotte (endorfine), per umanizzare maggiormente delle situazioni, in un confronto aperto tra la medicina stessa e le neuroscienze. La musica, inoltre, per tanti aspetti, guarisce l’anima, facilita la comunicazione perfino con malati di Alzheimer. Parte del messaggio del film è anche a favore del rendere gli ospedali ambienti più piacevoli, per essere curati anche nell’anima, oltre che nel corpo. Rimarcata anche l’importanza essenziale dell’operare soprattutto nei luoghi dove sia più forte il bisogno: ricordo, al riguardo, l’Hospital San Giuseppe Vesuviano, operante in Togo, con la collaborazione della Sanità campana, che ha salvato in Africa migliaia di vite…perché conoscendo maggiormente la miseria, gli ultimi, si conosce maggiormente la vita stessa, ed è più possibile non sprecarla. Aspetti sanitari e sociali sono andati particolarmente insieme, così, anche con la presenza della dottoressa Zeneida, Ambasciatrice della Repubblica Dominicana, in prima fila contro la violenza alle donne: la Giornata Mondiale Contro la Violenze alla Donne era sorta proprio per iniziativa di donne dominicane, a suo tempo; premiata anche, sulla tematica, l’assessora Maria Flocco, del Comune di Pollena Trocchia. Un approccio, quindi, che viene dalla vita vera: del resto, c’erano anche, appunto, medici autentici nel film, che interpretavano il loro stesso ruolo nella vita reale. Peraltro, un approccio analogo e convergente è quello della Pet-Therapy: la vicinanza affettiva degli animali da compagnia, che a volte fa breccia dove non riescono i farmaci… un rapporto di affetto reciproco tra esseri umani ed animali che rende, in realtà, gli stessi esseri umani dotati di maggiore umanità e sensibilità verso altri esseri viventi, animati e senzienti. [Questo articolo è stato pubblicato sul giornale on line "Caserta24ore", sulla versione on line del giornale "L'Italia Mensile", sul giornale telematico "L'Interferenza"]



Antonella Ricciardi