Intervista a Filippo Tagliafierro

Filippo Tagliafierro

D.) In che modo valuta il risultato conseguito da Alternativa Sociale in generale e da Libertà di azione in particolare, e quindi dal suo partito, alle recenti elezioni provinciali e regionali?

R.) Non è stato un "grande" risultato: ci si aspettava qualcosa in più. Il problema è forse dipeso da una scelta sbagliata delle persone.


D.) Quali sono, a suo avviso, gli aspetti programmatici che ritiene maggiormente validi di Alternativa Sociale e quali quelli che, in prospettiva, pensa possano venire migliorati, anche nella speranza di un migliore risultato elettorale?

R.) Penso che A. S. sia qualcosa molto legata alle persone, vicina a chi ha problemi: siamo la gente comune. Ma, appunto, forse alcune persone potevano prepararsi di più per le elezioni.

D.) Magari il risultato sarebbe potuto essere maggiore anche considerando che ad Alternativa Sociale si era anche ricongiunta la Fiamma Tricolore, che a maggior ragione poteva far prevedere più voti: che ne dice?

R.) Sì, ecco, c'è stato poco impegno da più parti.

D.) Per i comuni del casertano, quali pensa siano gli interventi auspicabili per risolvere varie problematiche di questo territorio?

R.) I problemi sono sempre gli stessi, che non credo siano solo del casertano, ma di tutto il Sud: l'occupazione, il lavoro, specie per i giovani. La disoccupazione che porta sulle strade, coi vari aspetti connessi. Sono problemi proprio grossi: il Sud è così. Il problema dell'occupazione va risolto quanto prima. Penso che il lavoro vada creato: sono da creare delle agenzie che sviluppino il lavoro del giovani, che diano indirizzi precisi. E' la questione principale, tutto gira intorno a questo: la disoccupazione incentiva la delinquenza. Invece, con il lavoro, i giovani rendono.


D.) In questo modo in effetti i giovani possono essere di più legati al territorio, in modo produttivo, e così il territorio non s'impoverisce. E' d'accordo?

R.) Precisamente: bisogna dargli fiducia, farli partecipare: l'ozio, come si dice, è una grossa malattia.


D.) C'è qualcosa d'altro che vuole aggiungere, che finora non è stato detto?

R.) C'è una cosa: abbiamo intenzione di aprire un circolo di Alternativa Sociale qui a Maddaloni, il mio comune di residenza.


[Questo articolo è stato pubblicato sul giornale il Quotidiano di Caserta]



Antonella Ricciardi , 23 aprile 2005