Intervista ad Antonio Di Biasio

Antonio Di Biasio

Antonio Di Biasio, attualmente residente a Caserta e già sindaco di Carinola (cittadina della quale è attualmente sindaco il nipote Pasquale), si presenta alle elezioni politiche dell'aprile 2008 per l'Unione Democratica per i Consumatori, rilasciando, riguardo tale sua candidatura, l'intervista di cui sotto. Già impegnato in passato in politica e nel sociale, nelle fila della Democrazia Cristiana, del movimento "Uniti per Caserta" (nel quale ha avuto fin dall'inizio il ruolo di segretario) e delle Acli (Associazioni Cristiane dei Lavoratori Italiani), Antonio Di Biasio, dopo un lavoro svolto da impiegato statale, è attualmente in pensione: più libero, quindi, di dedicarsi all'impegno politico...

1) C'è stato un avvenimento particolare che l'ha ispirata a candidarsi con L'Unione Consumatori?

Sono ben lieto di rispondere a questa domanda, perchè la mia vita politica, in trent'anni, mi ha visto già candidato due volte come deputato, e non avevo più voglia di candidarmi... Non mi sono candidato per velleità, ma ascoltando quotidianamente, come cittadino italiano, tante famiglie che sono tartassate dal carovita: ho sentito così dentro un desiderio, una voglia matta di portare ancora lotta e contributo per la nostra cittadinanza di Caserta... non solo di Caserta, ma per tutta l'Italia.

2) Mi è venuto in mente di chiederle: c'è una qualche connessione tra il suo impegno attuale e quello suo politico precedente? C'è, cioè, un nesso, soprattutto nell'attenzione riguardo questi temi?

Sì, il nesso è questo. Io sono stato molto amico del senatore Manzione, l'autore di questa nuova creazione, di questo nuovo movimento di Unione Democratica per i Consumatori, assieme a Willer Bordon. Io penso che in politica ci si ricorda sempre degli amici...ma la cosa più importante che mi ha portato a dire sì all'Unione Consumatori è quella che io potessi svolgere questa campagna elettorale battendo ciglio per ciglio, angolo per angolo, i fabbisogni delle famiglie, che sono veramente tartassate da questo carovita. Noi vogliamo far sì che con la nostra voce (si dice che anche una noce fa rumore nel sacco) andiamo a Montecitorio, per far sentire questo che chiamerei fabbisogno quotidiano, di cui la gente si lamenta perchè non riesce più a sopravvivere a fine mese. Ed è notorio a tutte le famiglie, a tutti i cittadini italiani. Questo mi ha portato alla candidatura: per combattere e portare ancora una volta il mio contributo a queste famiglie più deboli che non riescono ad andare avanti a fine mese.

3) Questo a proposito delle motivazioni più importanti per cui un elettore dovrebbe votarla...ma ce ne sono ancora altre oltre a queste sul costo della vita? Mi può dire ancora di più?

Sì... le posso dire questo: faccio un appello a tutti gli italiani, faccio un appello a tutte le famiglie, che dopo sessant'anni della Repubblica Italiana oggi, con L'Unione Democratica per i Consumatori, possono votare per se stessi! Non mandando disperso il proprio voto, come abbiamo fatto quasi tutti: una volta per amicizia, una volta con una toccata sulla spalla...abbiamo portato sempre l'acqua a tutti. Oggi, se gli italiani, se le famiglie italiane si lamentano, hanno trovato un partito giusto per difendere il proprio salario.

4) Veniamo adesso a quest'altra domanda: in che modo si colloca l'Unione Consumatori rispetto agli altri partiti e coalizioni?

Ho accettato questa candidatura perchè siamo autonomi: mi è stato detto che non siamo collegati con nessuno, nè a sinistra nè a destra, perchè il nostro compito è quello di difendere il salario. Vorrei poi aggiungere questo, cara Antonella: io faccio politica da tantissimi anni, sono stato candidato due volte, sono arrivato al punto che questa volta non mi volevo candidare, come ho già detto precedentemente... ma ascoltando la segreteria che ho a Caserta, dove tutta la gente viene da me (perchè faccio attività politica quotidiana), quindi ascoltando le lamentele di tutti, io ho sentito proprio un trasporto: ho sentito di tutti i fabbisogni, ho sentito la televisione, ho sentito le tariffe, della spazzatura, e tutti i vari bla-bla-bla...Il nostro non è un "bla-bla-bla-bla"... Io, quando avrò un'auto, per parlare con più fiato a voi, penso che porterò un contributo: perchè questo problema è sentito in tutte le famiglie d'Italia, e sono convinto che sia un voto di opinione.

[Questo articolo è stato pubblicato sui giornali NewsCaserta, Caserta24ore, Corriere di Aversa e Giugliano, Qui Calabria]



Antonella Ricciardi , 4 aprile 2008