Settima intervista ad Antonella Ricciardi condotta dall'agenzia giornalistica iraniana IRNA

IRNA: “Gentile dott.ssa Ricciardi,,,  il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad alla vigilia dei colloqui sul nucleare tra Iran e 5+1 (membri permanenti del Consiglio di Sicurezza Onu più la Germania), che riprendono domani e sabato a Istanbul, in un discorso Tv ha detto:  -  I colloqui  avranno successo solo se l'Occidente smette di avere un atteggiamento "ostile" nei confronti della Repubblica Islamica. -  le potenze occidentali hanno "due opzioni e la migliore è quella di cooperare con l'Iran, mettere fine alla loro posizione ostile e adottare un approccio amichevole. - Questo porterebbe benefici a tutti  e noi daremmo il nostro benvenuto a questo approccio. -  I colloqui di Istanbul, possono essere "costruttivi", ma non se i 5+1 cercheranno di "ottenere concessioni" da Teheran.  - L'Iran ha il nucleare e non intende tornare indietro. Lei cosa ne pensa…?”

RICCIARDI: “Credo che l'invito del governo di Teheran a cooperare senza mettere in discussione il nucleare (in quanto assunto per usi civili) e l'invito a non focalizzarsi sullo stesso dossier nucleare sia ragionevole, dato soprattutto che l'Iran ha da tempo firmato il trattato di non proliferazione nucleare (che tale diritto lo sancisce), ha invitato da tempo osservatori indipendenti di varie nazionalità a controllare la propria trasparenza sull'argomento, e non è certamente l'unico Paese ad utilizzare l'energia nucleare. Penso, invece, che l'idea di Hillary Clinton d'imporre eventuali sanzioni unilaterali (a proposito di aziende cinesi in Iran, che per la Clinton coopererebbero troppo con gli iraniani)  sia nemica della pace, oltre che antidemocratica, dato che ignorerebbe il parere di altri Paesi, nonostante la tanto decantata lotta per la democrazia da parte di Washington...”.

Intervista ultimata il 23 gennaio 2011 (riguardante un quesito formulato il 20 gennaio), e pubblicata sul giornale Rinascita (nella versione on line e campana “Rinascita Campania”).



Antonella Ricciardi , 23 gennaio 2011