Terza intervista ad Antonella Ricciardi alla radio iraniana I.R.I.B.
5 Maggio 2010 - Intervista ad Antonella Ricciardi, giornalista italiana ed autrice del libro “ "Palestina, una terra troppo promessa", sui nuovi provvedimenti di sicurezza messi in atto da Israele.

Dal 13 aprile 2010 sono entrati in vigore due nuovi ordini militari israeliani; l’ordine 1650 che riguarda la prevenzione dell’infiltrazione e quello 1649 riguardante le misure di sicurezza. I nuovi ordini definiscono “infiltrazione illegale” di una persona in un’area senza il permesso giuridico. L’area a cui si riferisce è la Cisgiordania. Secondo gli osservatori questi provvedimenti sarebbero l’anteprima di una nuova ondata di espulsione di massa dei palestinesi e forse l’inizio dell’annessione completa della Cisgiordania alle terre occupate d’Israele. Cosa ne pensa Lei che ha studiato a fondo la storia della Palestina?

Penso che purtroppo anche questi provvedimenti hanno l’obiettivo di un’annessione strisciante della Cisgiordania, coiè un’annessione fatta a poco a poco, un pò alla volta, perché praticamente se noi studiamo queste strategie israeliane che purtroppo si verificano, continuano a verificarsi, notiamo che appunto il loro obiettivo è quello di ottenere il maggiore numero di terre arabe possibile, con il minore numero di abitanti arabi possibile. Perché se venissero annesse delle terre con tutti loro abitanti, Israele avrebbe due possibilità, o dare la cittadinanza alle persone che annette assieme alle terre, sia pure illegalmente, oppure espellerle. Ora dare la cittadinanza a queste persone però significa anche inficiare, diminuire il carattere ebraico d’Israele che comunque lo ricordiamo è stato ottenuto dalla pulizia etnica e con una serie di deportazioni e di espulsioni criminali ai danni dei palestinesi.

Il giornalista iraniano Davood Abbasi

E poi l’altra opzione, l’altra possibilità, è invece quella di espellere i palestinesi, cosa che è accaduta purtroppo molto spesso . Però questo comporterebbe un danno all’immagine dello stato sionista e quindi in effetti Israele cerca appunto di svuotare quei territori gradualmente con varie scuse, per evitare in qualche modo queste due possibilità che hanno i loro effetti anche negativi per Israele. Ricordo insomma che le misure di cui parla sono state approvate il 12 aprile, però la notizia di tali drastiche misure, è stata data soltanto l’11 aprile, proprio per non dare il tempo a questi palestinesi di avere questi documenti apposto.

Antonella Ricciardi, “Palestina. Una terra troppo promessa”, Controcorrente, Napoli, aprile 2008. Prefazione di Gilberto Roch.

Palestinesi che rischiano l’espulsione sono decine di migliaia, sono persone originarie della Striscia di Gaza che regolarmente risedevano in Cisgiordania perché una volta c’era almeno questa libera circolazione tra la Striscia di Gaza e la Cisgiordania e coloro che non avrebbero un particolare permesso, rischiano addirittura fino a 7 anni di carcere. Quindi insomma si tratta di misure molto drastiche volte anche a terrorizzare la popolazione e oltre tutto si richiedono documenti in maniera talmente generica che questo potrebbe comportare il fatto che non si capisca neanche. Tutti i documenti di cui si dovrebbe essere forniti, documenti che tra l’altro le autorità sioniste forniscono con il contagocce, spesso non forniscono con varie scuse infondate, legate alla sicurezza ma che in realtà sono dovuti al fatto di volere diminuire la popolazione arabo-palestinese nei territori della Palestina.

Quindi in effetti questo fatto dell’estrema genericità dei documenti richiesti, è ancora più grave la situazione secondo quanto denunciata da moltissime ONG, cioè organizzazione non governative che hanno protestato contro il ministro della difesa israeliano, Ehud Barak, però ahimè inutilmente fin’ora. Quindi sì, sicuramente ricapitolando al mio avviso queste misure vogliono mirare ad un’annessione graduale della Cisgiordania.

A cura di Davood

5 maggio 2010.

[Questa intervista è andata in onda in onda in Iran ed in Italia.]



Antonella Ricciardi , 5 maggio 2010