Dialogo con Roberto Siconolfi

Nel dialogo qui presentato parla Roberto Siconolfi, studente universitario, con un ruolo di rilievo, in Campania, nel partito dei CARC (Comitati di Appoggio alla Resistenza-Per il Comunismo), formazione storica della sinistra extraparlamentare. L'intervista spazia dalle linee generali che muovono il movimento, che è anche un partito organizzato, fin dalle origini in prima linea nell'opposizione a politiche di sopraffazione e guerre di natura imperialistica, alla radicata attenzione al sociale, che si esprime con una particolare sensibilità alle tematiche del diritto al lavoro, del rispetto dei diritti dei detenuti (per motivi politici, e non solo), dell'ambientalismo, della salute pubblica. Le idealità che muovono i CARC sono precise:  hanno le loro radici nella dottrina marxista, che viene, comunque, declinata con una impostazione moderna ed aperta ad altre formazioni politiche, in presenza di convergenze di rilievo: sotto questa luce va visto pure l'appoggio, concettuale ed elettorale, fornito dai CARC, ad esempio, all'avanzata del MovimentoCinqueStelle e le iniziative comuni con i Radicali riguardo il recupero dei detenuti, a volte tali anche per problemi sociali, e la messa in discussione di alcuni aspetti controversi dell'applicazione dell'articolo 41 bis del Codice Penale. Del resto, l'apertura dei CARC sulle convergenze politiche ed al mondo dell'informazione deriva anche dalla loro impostazione maoista, che valorizza la partecipazione agli strumenti offerti dalla democrazia, che, a sua volta, può essere meglio espressa tramite una applicazione integrale della Costituzione...

 

Ricciardi: "Puoi esporre quali siano i principali aspetti ed ideali del programma dei CARC che ti abbiano convinto ad aderirvi, rispetto anche ad altre formazioni della sinistra alternativa?

Siconolfi: "Allora, io ho fatto una adesione al partito dei CARC per motivi di carattere razionale, più che identitari, cioè ho visto nel partito dei CARC l'unica risposta reale e concreta alla crisi strutturale dell'economia: alla seconda che stiamo vivendo, dopo la prima del primo Novecento, e quindi in alternativa alla guerra imperialista, che noi chiamiamo guerra di sterminio non dichiarata, perchè tale è, da parte della comunità imperialista statunitense, europea e sionista, nei confronti della masse popolari, in ogni angolo del mondo. Il partito dei CARC propone una linea che, attualmente, per l'Italia, è un governo di emergenza popolare: quindi, diciamo un governo a democrazia sostanziale.

Ricciardi: "Quindi anche un blocco popolare, una coalizione?"

 Siconolfi: " Certo, sì... a partire dai mille rivoli della resistenza, che partono da tutta l'Italia: CARC significa "Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo": la resistenza è delle masse popolari nei confronti di questa crisi e della sua conseguente guerra di sterminio,  condotta da Stati, banche, multinazionali: da tutte le varie frazioni in lotta della borghesia imperialista internazionale. Questa cosa mi ha portato, diciamo, al rientro in politica, perchè era un po' di tempo che avevo fatto una specie di reflusso personale, te lo posso dire in questi termini, nel quale, in sostanza, mi ero distaccato dall'attivismo politico, che avevo sempre seguito, dall'età adolescenziale, e sempre in evoluzione crescente: nel razionalismo del marxismo, del marxismo-leninismo, per fare poi il salto al maoismo, col partito dei CARC.

Ricciardi: "Quindi, nei fatti, è stata una riflessione, non una battuta di arresto..."

Siconolfi: " Beh, sì, nell'accezione dialettica positiva la si può definire una pausa di riflessione, in quella negativa, una pausa che è stata di retrocessione: momentanea, ma necessaria, per comprendere come va la società, poi, che fa di tutto per distogliere l'individuo dall'attivismo politico. Politica viene dal greco «politèia», quindi significa una serie di definizioni, delle quali la più semplice è esercitare il diritto di cittadinanza; per Gramsci, la politica è l'etica civile, l'etica politica del cittadino, e quindi non c'è cosa più semplice; diceva Protagora: «L'unica arte che appartiene a tutti è la politica» perchè tutti la possono fare, perchè hanno il diritto, tutti, di farla".

Ricciardi: "E quindi sei approdato a questa ulteriore evoluzione in tempi molto difficili, che ti hanno reso più consapevole".

Siconolfi: "Esattamente".

Ricciardi: "Sei appunto molto attivo riguardo le attività politico-culturali di questo partito, che è anche un movimento  radicato in certe realtà: ricopri un ruolo particolare al suo interno, oltre a quello, insomma, di militante, e hai avuto modo di proporre qualche iniziativa particolare relativa al territorio campano? Un territorio spesso segnato da una difficile presente, e da numerose situazioni di sfruttamento, che derivano dal passato... Siete molto attenti, attivi, sul piano internazionale, per cui, appunto ti chiedevo se ci fosse anche qualche proposta specifica, poi, centrata sulla Campania..."

Siconolfi: "Allora, all'interno dei CARC io sono un militante di base, e appartengo alla federazione  Campania, però sto costruendo, nella provincia di Caserta, una nuova sezione, tra Maddaloni e Caserta: Maddaloni è il mio comune di residenza. Abbiamo fatto diverse attività nel corso degli anni: prima con il centro sociale «28 Dicembre», che c'era a Maddaloni : abbiamo fatto proteste contro gli inceneritori, contro il disastro ambientale; abbiamo realizzato delle iniziative, conferenze, come quella "Stop agli abusi", che è presente su «You Tube», riguardo gli abusi della polizia, delle forze dell'ordine, sia nei confronti delle forze politiche alternative, radicali, rivoluzionarie, sia nei confronti delle classi popolari, delle masse, delle classi operaie. In pratica, abbiamo una situazione carceraria nella quale ci sono pochissimi membri della borghesia imperialista: si contano sulle dita di una mano dentro, e tutto il resto è costituito da migliaia di membri delle classi popolari, arrestati per i più minuziosi reati, per i quali, invece non viene attuata una premessa che abolisca le possibilità, da parte di queste classi, di fare reati, cioè un lavoro utile e dignitoso per tutti, un reddito che consenta di vivere senza bisogno, una cittadinanza che non metta all'emarginazione chi è disoccupato, chi non ha un lavoro. Diciamo, quindi, un modello di vita, collettivo, sociale, realmente democratico e  socialista.E quindi c'è stata anche questa conferenza che abbiamo realizzato, assieme anche all'Associazione Radicali di Caserta, da parte di noi del partito dei CARC."

Ricciardi: "A proposito: siete molto attenti, appunto, anche alla situazione dei diritti umani nelle carceri, contro gli abusi legati all'uso del 41 bis:  magari puoi accennare qualcosa al riguardo?"


Siconolfi: "Certo, certo; io stesso ho partecipato a manifestazioni fuori carceri e Tribunali di Bologna, Bari, nei quali il nostro partito, e l'intera "Carovana del nuovo P.C.I.",  hanno subito dieci procedimenti penali, di cui nove tutti finiti con un proscioglimento: terminato con il gettare al vento denari, materiali, e  cose varie appartenenti al nostro partito, per un accanimento giudiziario portato avanti soprattutto da quel lato più giacobino, dire,i della magistratura, cioè magistratura democratica".

Ricciardi: "Trovi che ci siano state posizioni giustizialiste?"

Siconolfi: "Sì! Alla fine, una parte della magistratura falsamente persegue la difesa della Costituzione, ed è semplicemente uno dei cosiddetti  vecchi corpi separati dello Stato, che decidono quando fare o non fare la guerra a questo o a quel partito politico, tanto è vero che la corrente dei miglioristi, di Napolitano e company, ne è uscita sempre illesa, e quindi ha potuto guidare questo processo, che poi hanno chiamato la trattativa, della Seconda Repubblica, tra Stato e mafia, che poi ha portato al potere Silvio Berlusconi, capo invischiato in organizzazioni criminali italiane, alle quali Napolitano, con i suoi atti, con i suoi due mandati di presidenza della Repubblica,  ha fornito un completamento e tenuto insieme questo regime consociativo; uno stile politico  che già Gramsci chiamava, in Italia, il governo del partito unico diversificato: da destra a sinistra si uniscono tutti. L'Italia è fondata, più che altro, sul consociativismo politico, sul teatrino della politica borghese".


Ricciardi: "Quali saranno le principali, ulteriori iniziative particolari dei CARC  per il 2015, riguardo tematiche di natura sociale e culturale? Avete, cioè, altro in programma, oltre alle tradizionali iniziative?


Siconolfi: "Noi, sul territorio di Maddaloni, ci stiamo muovendo, per la lotta con i comitati di senza lavoro, di lotta per il lavoro, del lavoro precario, ecc.. e stiamo iniziando a fare le prime manifestazioni, i presidi, insieme alle forze dell'ambientalismo, associazionismo vario, di organizzazioni popolari, che noi chiamiamo in questi termini, che dovrebbero essere, poi, la base di amministrazioni comunali o locali di emergenza, finalizzate ad un governo di emergenza nazionale, popolare, in opposizione ai diktat della troika, della BCE, della Fondo Monetario Internazionale, ma che sappia gestire la cosa non semplicemente sviluppando la questione «Usciamo dall'euro», o anche «Usciamo dalla NATO». Noi abbiamo delle posizioni particolari: noi possiamo rimanere nell'euro, certo: proponendo la nostra politica, iniziando a rompere, legame dopo legame,  tutti i cosiddetti lacci e lacciuoli imposti dalla borghesia. Lo stesso vale per la NATO: perchè non sottomettere alla legislazione italiana i militari della NATO presenti in Italia, e quelli del Mossad? [Il servizio segreto israeliano, n.d.R.] E' una cosa incredibile: questi possono fare quello che vogliono sul nostro territorio, senza che nessuno gli dica nulla".

Ricciardi: "Hanno anche licenza di uccidere, a volte."

Siconolfi: "Certo, certo: hanno ucciso, sequestrato. Il caso di Abu Omar ne è uno degli esempi: questo predicatore musulmano, che non aveva, insomma, alcun requisito per essere rapito, addirittura in uno Stato dove esiste lo Stato di diritto. Lo stesso vale per questa forza reazionaria che è Israele, uno Stato teocratico e razzista, reazionario, che deve essere assolutamente cancellato in quanto Stato sionista. Deve essere creato  in Palestina un unico Stato democratico, dove le  minoranze cristiane, ebraiche e le comunità musulmane possano vivere pace tra di loro, senza questo razzismo, e ultra-nazionalismo che è il  sionismo, che è uno dei problemi principali dell'Occidente.

Ricciardi: "Hai espresso posizioni molto precise di politica estera,ed, in precedenza, di politica interna. Ti chiedo, ora, particolari in più su possibili alleanze con formazioni diverse, visto che coniugate il portare avanti posizioni ideologiche specifiche, con ideali precisi, con l'idea di governo di blocco popolare...".

Siconolfi: "Noi abbiamo appoggiato, alle ultime elezioni, il Movimento Cinque Stelle, perchè esso rappresentava una forma di populismo come viene definito...ma si tratta di populismo sano, cioè di sinistra,  genuino. Dobbiamo ricordare, per esempio, nella Russia di inizio Novecento esisteva la società degli «Amici del popolo», da cui partirono tutte le critiche di Plechanov, di Lenin, ed all'interno della quale si formò il quadro del marxismo-leninismo russo. Il populismo in sè, quindi, non  poi è una cosa sbagliata: è un'opposizione genuina del popolo, è un'opposizione ribellistica popolare, nei confronti di uno Stato tirannico, sia dal punto di vista economico, che dal punto di vista legislativo, militare, ecc..., ecc... Quindi, il Movimento Cinque Stelle si presenta con queste caratteristiche; poi, al suo interno, ha le sue venature: ci sono quella istituzionalistica, la venatura ribellistica... ma noi lo abbiamo appoggiato perchè è stato un grande bacino di consenso contro la politica dei poteri forti applicati in Italia. E quindi hanno meritato, secondo noi: noi li abbiamo sostenuti anche politicamente, in molte sedi, dove siamo stati presenti, non solo con il voto, perchè in questo momento rappresentavano la vera alternativa ai poteri forti, che andavano alla corrente di destra moderata dal PD, o alla sinistra borghese di SEL e Rifondazione, fino a Forza Italia e Lega Nord."

Ricciardi: "Quindi, fa parte anche della vostra impostazione maoista il cercare di partecipare...".

Siconolfi: "Sì, certo: partecipare alle elezioni; noi non siamo elettoralisti, nè parlamentaristi, anzi neghiamo prettamente il cosiddetto «cretinismo parlamentare», cioè stare lì ad azzannarsi per qualche voto, comprato o non comprato, da questa o quella forza politica. Noi vogliamo partecipare a ogni dimostrazione, manifestazione, e lotta del popolo italiano per i propri diritti, per la democrazia sostanziale, che è affermata dalla Costituzione italiana: cioè applicarla davvero, con un governo, appunto, di emergenza popolare, che venga dalle lotte dei NO TAV, come  dalle lotte contro l'inceneritore, dalle lotte per il diritto ad abitare di Roma, o dalle lotte del "NO-MOSE", in Sicilia. Con questa base, affermare un governo, con degli esponenti di fiducia di questa masse popolari in ribellione, e applicare, appunto, la Costituzione integralmente, per come è, già sarebbe spezzare le prime catene dei poteri forti e del loro approdo in Italia."
[Questo servizio è stato pubblicato nella versione telematica del giornale Dea Notizie e sui giornali on line Caserta24ore, Corriere di Aversa e Giugliano, oltre che sul giornale in carta stampata La Civetta (trimestrale)]



Antonella Ricciardi , Intervista ultimata il 25 febbraio 2015