Intervista a Lello Aveta

Lello Aveta, leader dei Verdi nel casertano

Lello (Raffaele) Aveta è leader dei Verdi nel casertano, oltre ad essere avvocato e dottore di ricerca in Diritto comparato dell'economia e della finanza. In questa intervista in esclusiva, da esperto in ambiente, si esprime su temi connessi alla salvaguardia della natura ed alla valorizzazione economico-sociale di Terra di lavoro.


D.) Il Convegno su ambiente e legalità del 23 maggio è considerato un appuntamento importante per la salvaguardia del nostro territorio: è stato programmato all'auditorium vescovile di Teano, ed ha previsto nel programma la partecipazione di diversi rappresentanti della provincia casertana: ad esempio, tra i tanti, il prefetto di Caserta, il questore, il docente universitario Amirante, il dirigente provinciale del C.S.A. De Angelis, il presidente della provincia di Caserta De Franciscis, lo stesso vescovo di Teano Tomasiello, il magistrato della Corte di Assise Corbo.... Quali i principali temi dell'incontro e perchè sono considerati tra i più importanti?

R.) Il convegno su ambiente e legalità assume una particolare rilevanza, un particolare significato: la Terra di lavoro ha subito per decenni attacchi costanti alle proprie risorse ambientali, l'ecomafia l'ha fatta da padrona negli ultimi decenni in provincia di Caserta. Oggi occorre avviare nuove politiche di sviluppo sostenibile appunto in questo territorio per contrastare l'illegalità diffusa in vari settori: dai rifiuti, all'abusivismo edilizio, alle cave. Occorre senz'altro riflettere sul tema ambiente e lavoro in una provincia com'è la nostra, costruendo con i giovani percorsi di legalità: per questo è stata importante la riflessione congiunta su questi temi da parte di diversi esponenti della società, delle istituzioni di Terra di lavoro. E' importante costruire insieme anche al nuovo presidente della provincia De Franciscis delle prospettive di contrasto all'illegalità, alla criminalità diffusa su più tematiche cruciali. I giovani sono particolarmente interessati a ciò, perchè sanno che su questi argomenti si gioca il futuro delle ultime generazioni. Cercheremo perciò di costruire con le istituzioni del territorio un nuovo percorso di rinnovamento.


D.) Sei diventato presidente del Parco naturale di Roccamonfina e Foce Garigliano, zona importante da un punto di vista naturalistico: puoi darne una descrizione che ne metta in risalto la ricchezza da una prospettiva ambientale ed artistica? Ed, a proposito del convegno, può questo parco a sua volta fungere da presidio di legalità?

R.) Questo parco naturale comprende sette comuni: Teano, Roccamonfina, Tora e Piccilli, Galluccio, Sessa Aurunca, Marzano Appio e Conca della Campania. Di questi, solo Roccamonfina è completamente compresa nel parco, gli altri ne sono solo in parte lambiti. Alcune zone sono particolarmente suggestive: un esempio tra i vari possibili è dato dal fatto che il centro storico di Teano coincida con la parte del comune che è inserita nel parco, con elementi d'interesse di tipo storico-ambientale. Questo parco, ed in generale i parchi, sono un importante motore di sviluppo economico. Per rimanere nell'alto casertano, un altro parco con questa importanza è quello del Matese.... Questi parchi possono diventare una straordinaria fonte dello sviluppo delle zone marginali, a bassa densità abitativa, della provincia di Caserta. Per queste zone vanno attuate tutte le opportune politiche mirate. Il Parco di Roccamonfina e Foce Garigliano esiste dal 2002, ed adesso ne comincia una nuova fase, con la mia nomina a presidente dopo la fase commissariale, con il lancio di una serie di iniziative. Il parco infatti non è solo occasione di preservazione tou court di zone ambientali di particolare pregio, ma anche un'occasione di sviluppo economico per alcune realtà territoriali . Il Parco di Roccamonfina e Foce Garigliano ha tutte le qualità per diventare un motore di sviluppo per i comuni compresi nel suo interno e per quelli immediatamente limitrofi. Questo parco, utilizza fondi regionali e fondi comunitari per diventare più visibile e per una serie d'iniziative in corso d'opera: dal recupero dei sentieri naturali dell'antica viabilità rurale, un progetto già cantierato e quindi in corso (iniziativa per 700.000 euro) al recupero ed alla valorizzazione di alcuni importanti centri storici, tra cui quello di Sipicciano, nel comune di Galluccio, alla costruzione già entro pochi mesi di un centro di scienze naturali che sarà unico nel Centro-Sud, fornito d'importanti collezioni naturalistiche. Quindi il lavoro offerto dal parco è anche un importante incentivo contro l'emigrazione, contro lo spopolamento delle aree montane. E' insomma una risorsa contro l'impoverimento del territorio, creando la formazione nuove figure professionali, dall'accampagnatore nelle zone del parco al promotore della salvaguardia dei monumenti dell'area parco, all'addetto al parco point ed altri tipi di figure professionali che stiamo cercando di formare rispetto alla sua manutenzione. In più, questo parco darà dei fondi di aiuti alle imprese per stimolare la crescita occupazionale all'interno della stessa area parco. Stiamo poi pensando d'istituire entro pochi mesi un centro professionale per l'educazione ambientale, che in collaborazione con i comuni, le comunità montane, e l'Università, ha l'obbiettivo di formare appunto le nuove figure professionali legate alla protezione delle ricchezze ambientali dell'area parco.




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[Questo articolo è stato pubblicato sul giornale il Quotidiano di Caserta]



Antonella Ricciardi , 21 maggio 2005